venerdì 18 novembre 2011

Venti miliardi da trovare: l’ultima balla di Berlusconi

Esprimiamo la nostra fiducia alla squadra di governo formata dal presidente del consiglio Monti su incarico del Capo dello Stato Napolitano, al quale il segretario nazionale del PD Bersani ha dichiarato fin dal principio il sostegno del nostro partito. A questo governo di autorevole e forte caratura tecnica spetta un compito di dimensioni titaniche, cioè inversamente proporzionale al ‘nulla’ attuato dal governo precedente. L’impegno del Partito Democratico sarà diretto a promuovere in Parlamento quelle azioni cui stiamo lavorando fin dall’inizio della legislatura: provvedimenti a favore della crescita e dello sviluppo e per contrastare la crisi dei mercati e dei consumi, e l’attuazione delle riforme che il Paese chiede a gran voce come la riforma elettorale, la riduzione del numero dei parlamentari, riforme costituzionali e istituzionali. Temi sui quali abbiamo presentato numerose proposte legislative. Ma questo complesso quadro di provvedimenti non è il peggiore dei mali che si trova ad ereditare. Il nuovo governo troverà, infatti, la polpetta avvelenata nascosta nelle pieghe del bilancio dello Stato. Dietro alle parole rassicuranti del governo uscente si nasconde infatti l’ennesima, grande ‘balla’: cioè che nei prossimi esercizi siano già pianificate le risorse per il pareggio di bilancio. Non è così. Il problema è che una parte consistente di quella cifra, messa a bilancio nel 2013 e 2014 (54 e 59 miliardi), è ancora da reperire. Si tratta di entrate legate alla delega fiscale e assistenziale: 4, 16 e 20 miliardi rispettivamente nel 2012, 2013 e 2014. Il PD ha denunciato da tempo quel buco di 20 miliardi, ed è questo l’elemento peggiore della pesante eredità lasciata dal governo uscente. L’impegno del PD sarà di cercare le migliori soluzioni che consentano di raggiungere davvero quel pareggio di bilancio così fumosamente “programmato” per il 2013 da Tremonti. La differenza, rispetto a prima, consisterà nel lavorare con un governo che è in grado di riconquistare credibilità per il nostro Paese e di confermare gli impegni assunti con i partner europei. Il nostro sforzo sarà quello di indurre un cambiamento nella direzione di marcia, per ricondurla sotto il segno dell'equità fiscale e del sostegno allo sviluppo. L'Italia e l'Europa ha tutte le risorse per invertire la rotta e rialzarsi con giusto orgoglio.
Federazione PD Mantova