lunedì 24 settembre 2012

SGARBOSSA, CASTELBELFORTE: BASTA CON GLI SPRECHI

 
 
Casse comunali inadeguate ma basta con gli sprechi 
CASTELBELFORTE 
Giusto aiutare chi se lo merita e per tempi limitati. Se la famiglia marocchina non aveva i requisiti per essere sostenuta perché lo si fatto per sei anni?
In riferimento alla recente posizione assunta dal sindaco Bussolini, che invita una famiglia di marocchini a "tornarsene a casa", come Circolo del Partito Democratico di Castelbelforte intendiamo anche noi prendere posizione. Premesso che non è la prima volta che la nostra sindaco esprime atteggiamenti chiaramente razzisti, tuttavia non intendiamo liquidare l'episodio facendo dello sterile moralismo. La questione immigrazione è complessa, e in molti casi risulta difficile trovare posizioni equilibrate, soprattutto se si tratta di spendere denaro pubblico, in periodi di grave crisi economica, quando le casse comunali risultano inadeguate, a causa dei tagli, ma anche per colpa dell'Amministrazione comunale, i cui sprechi sono stati più volte da noi denunciati Ci riferiamo alle spese per gli avvocati, ovvero ad opere eccessive, come le ciclabili piastrellate in porfido, o il centro sociale mai ultimato!. Nella vicenda, il sindaco, nonostante l'atteggiamento inaccettabile, esprime un principio condivisibile: è giusto aiutare chi se lo merita, e per tempi limitati, in attesa di superare difficoltà temporanee. Altrimenti si rischia di scadere in un dannoso assistenzialismo. Tuttavia alcuni aspetti non risultano chiari. Innanzitutto una figura istituzionale non deve essere "buona" e "adottare come figli" alcuni amministrati, ma deve essere "giusta". E per questo occorrono criteri certi. Non la discrezionalità del benefattore, che è inopportuna in capo all'amministratore pubblico che gestisce danaro non suo, ma dell'intera collettività. In altre parole, la famiglia marocchina aveva o no le caratteristiche per essere aiutata? Se, come pare, non le aveva, perché è stata aiutata per ben sei anni? E' evidente che chi (italiano o no) è in possesso di un'abitazione, qualora non riesca a pagare le rate del mutuo, è costretto per prima cosa a vendere la casa. Pertanto, se l'Amministrazione comunale discrezionalmente, ossia senza che fossero presenti i requisiti per poter accedere ai bandi, ha elargito contributi a chi non aveva titolo per ottenerli, ha sicuramente commesso un abuso, e oltretutto un danno nei confronti di chi si trovava nelle condizioni di aver diritto a quei medesimi aiuti. Altra questione è poi la carenza di fondi da destinare alla spesa sociale. Ricordiamo che un recente stanziamento di 4.500 € non è stato consumato per intero, in quanto pochi erano i soggetti con i requisiti necessari per poterne beneficiare: l'Isee (soglia di povertà) a Castelbelforte è ancora fissato a 5.500 euro, mentre da parte di altri Comuni è stato da tempo innalzato a 7.500 euro. E adesso scopriamo che tali fondi servivano in parte per sostenere soggetti che - a detta del sindaco - non avrebbero nemmeno avuto titolo per essere aiutati, e questo risulta ancor più intollerabile se si considera che ad altri nostri concittadini si rispondeva che, pur avendo i requisiti per poter accedere ai buoni sociali, tuttavia non era possibile in quanto mancava la copertura finanziaria necessaria. Come al solito questa amministrazione comunale leghista dimostra non solo tutta la sua inadeguatezza, ma anche una serie di contraddizioni insopportabili. 
Fabrizio Sgarbossa
A nome del Direttivo del Circolo Pd di Castelbelforte
pubblicata sulla Gazzetta di Mantova il 21-09-2012