martedì 29 gennaio 2013

CAMPAGNA "P(U)OI" DEI GIOVANI DEMOCRATICI


Al via la “Campagna di Partecipazione P(U)OI” dei Giovani Democratici

Venerdì 25 gennaio presso la sala convegni della Federazione del Partito democratico si è svolta la conferenza stampa di presentazione della Campagna di Partecipazione “P(U)OI”, promossa dai Giovani Democratici di Mantova. Sono intervenuti Beatrice Benaglia, segretaria provinciale GD; Davide Raja, delegato regionale GD Lombardia; Caterina Santachiara, responsabile nazionale Diritti GD, e Francesco Rossi, referente provinciale Legalità GD.

“ Alla luce dello scollamento attuale della Politica e della sua classe dirigente dal Paese – hanno detto gli intervenuti - noi Giovani Democratici di Mantova presentiamo una proposta di promozione del Partito in un documento-appello, che chiediamo a tutti gli organismi del nostro partito di sottoscrivere e di diffondere. La campagna di partecipazione “P(U)OI” nasce con l’obiettivo di portare nel PD le istanze di tanti cittadini e militanti che faticano a riconoscersi in una classe dirigente che ha, in gran parte, perso la propria capacità di discutere di idee, di fare sintesi sui temi e di essere all’altezza delle sfide che si vanno affrontando di giorno in giorno.

Rifiutiamo l’idea che il dibattito possa essere totalmente appiattito sulla distribuzione di incarichi o sulla gestione degli equilibri interni, e vogliamo cercare di elevare la discussione. Organizzeremo, nei mesi che ci separano dalle elezioni regionali e dalla fase congressuale, alcune iniziative nelle quali proveremo ad applicare un modo di procedere diverso da quello usuale; saremo più attenti a coinvolgere chi ci guarda con diffidenza, chi sta fuori dal Partito, perché sentiamo un grande bisogno di allargare la platea di persone alle quali riusciamo a parlare.

Forse l’errore è nella convinzione che la politica funzioni ancora come gli anni passati. Non è così! La rappresentanza territoriale, di genere, di sensibilità e il rinnovamento anagrafico non sono criteri di selezione sufficienti per la classe dirigente di un Partito come il nostro. Dobbiamo recuperare la dimensione del reale e allinearci col Paese, che attende da noi delle risposte, rilanciando il ruolo della Politica come motore positivo della società.

Non possiamo pensare che le primarie siano la panacea di tutti i mali. Ci consegnano un Partito più vicino a quello reale, forse, ma lontano da quello immaginato alla sua nascita. La grande partecipazione alle primarie segna un’importante inversione di rotta rispetto all’astensionismo dei mesi passati, ma non possiamo delegare ad altri il nostro ruolo di guida. Dobbiamo perfezionare lo strumento e farne un uso intelligente, pena la perdita del suo significato.

Vogliamo raccogliere attorno ad alcune istanze condivise tutti coloro che vogliono contribuire al bene del nostro Partito dall’interno, senza delineare divisioni e distribuire colpe. Vogliamo dare un contributo costruttivo in vista delle elezioni che vogliamo vincere. La prima fase della nostra campagna sarà volta a far conoscere i candidati alle elezioni regionali sotto una luce diversa; utilizzeremo quindi strumenti e modi di rapportarci agli elettori differenti da quelli utilizzati comunemente e proveremo a produrre materiali da diffondere in rete che ci consentano di fornire ai cittadini delle risposte puntuali a questioni “calde” del nostro territorio.

Per una campagna elettorale più moderna e partecipata, abbiamo pensato ad un’intervista ai tre candidati al Consiglio regionale, con domande puntuali su temi concreti, che diffonderemo in rete.
Faremo un’iniziativa sul welfare nella quale discuteremo di condivisione delle responsabilità in famiglia e conciliazione dei tempi di lavoro, anche alla luce degli ulteriori problemi creati dalla pesante crisi economica.
Organizzeremo un percorso sui temi della Identità (senso di appartenenza, valori e ideali condivisi) e sui temi “etica e responsabilità” (comportamenti responsabili nei consumi, in economia, nel sociale) partendo dalle più profonde motivazioni che ci spingono a fare Politica. Non pensiamo agli usuali incontri tipo “lezione frontale” ma ad incontri dinamici e interattivi tra le persone.

Per noi fare politica diversamente non vuol dire solo comunicare con Facebook o Twitter, ma significa dare praticamente – e non solo virtualmente -  la possibilità ai giovani e non, a militanti PD e non, di partecipare davvero, condividendo l’interesse e la cura per la società in cui viviamo, consapevoli che senso critico, conoscenza, impegno, modificano realmente la nostra vita.
Questo è fare politica, noi vogliamo fare una ‘buona’ politica mettendo in atto  nuove pratiche.