venerdì 11 gennaio 2013

UNIVERSITA': NO AI GIOCHI DI POTERE

Beatrice Benaglia Segretaria GD Mantova
FUTURO DELL'UNIVERSITA'
"L'ATENEO NON SIA SEDE DI GIOCHI DI POTERE".


Ancora una volta vogliamo dare il nostro contributo nella definizione di un percorso volto a tracciare il futuro dell'università mantovana. 
Nei mesi scorsi abbiamo chiesto che alla ricerca di una soluzione ai problemi contingenti che si erano presentati, si affiancasse anche un tavolo di discussione sulle prospettive dell'università a Mantova, date le ristrettezze economiche attuali e le mutate condizioni nel rapporto tra università e territorio. Ad oggi questo percorso non pare essere stato intrapreso e la fanno ancora da padroni interventi disomogenei degli stessi soci fondatori e che nulla hanno a che vedere con il significato dell'università per il nostro territorio, questione che invece riteniamo cruciale. 
Probabilmente la nostra richiesta è parsa ingenua, e allora vogliamo provare a dare sostanza al nostro chiedere. Ci pare difficile sostenere che il rapporto virtuoso che si sognava tra università e territorio mantovano, sia stato realizzato. Dobbiamo riconoscere che questa aspirazione ha permesso la nascita dell'università, ma oggi le condizioni sono diverse; il territorio mostra di non credere molto all'università "gioiellino", di nicchia, allora forse dobbiamo pensare di mutarne la natura, di aprirci verso l'esterno per darle un respiro più lungo e di scommettere su un progetto diverso. Quale?! Le idee non mancano a noi e quindi, a maggior ragione, nemmeno a tanti insegnanti, professionisti e alla "politica", quella delle idee e non delle poltrone. Riuniamo queste persone e costruiamo un tavolo di confronto. 
In secondo luogo pare inconfutabile che le condizioni economiche attuali non siano quelle che avevamo nel momento della nascita del consorzio; è arrivato il tempo di pensare ad una struttura economicamente più leggera e che non dipenda così direttamente dai tagli alle spese che colpiscono oggi la Provincia e domani magari il Comune! 
Vogliamo concludere con una preghiera, che facciamo a tutti, imprenditori, Camera di commercio, Comune e Provincia: non lasciate che l'università diventi la sede dei giochi di potere, e dimostrate alla città e al territorio mantovano intero, di credere ancora e profondamente in questo progetto! Le divergenze politiche e le prospettive diverse fanno parte della vita democratica, ma alla fine, su questo tema deve uscire una sola comunione di intenti; darete e daremo altrimenti l'idea di una città universitaria inaffidabile e senza futuro.
 Giovani Democratici Mantova
lettera pubblicata da "La Gazzetta di Mantova" in data 8 gennaio 2013