mercoledì 31 agosto 2016

Beniamino Morselli è il nuovo Presidente della Provincia di Mantova

Beniamino Morselli, candidato della lista Uniti per la Provincia di Mantova sostenuta dal Partito Democratico, è il nuovo presidente della Provincia di Mantova. 61 anni, sindaco di San Giorgio, ha ottenuto 351 voti, che in virtù del meccanismo del voto ponderato sono pari a 45650 voti, (56,35%) superando lo sfidante Giorgio Rebuschi, sindaco di Ponti sul Mincio, che ha ottenuto 313 voti effettivi equivalenti a 35358 voti ponderati (43,65%).

Beniamino Morselli, nuovo Presidente della Provincia di Mantova


Per la lista Uniti per la Provincia di Mantova fanno il loro ingresso in consiglio provinciale anche i candidati:
  • Mattia Palazzi, sindaco di Mantova
  • Francesca Zaltieri, vice presidente uscente della Provincia di Mantova
  • Alberto Borsari, sindaco di Villa Poma
  • Ivan Ongari, sindaco di Suzzara
  • Aldo Vincenzi, sindaco di Sabbioneta
  • Alessandro Novellini, sindaco di Castiglione delle Stiviere
  • Paolo Galeotti, sindaco di Marmirolo

Entrano inoltre in consiglio provinciale:


Per la lista Civici MantovaRenata Riva  

Per la lista Cambiare Insieme Rebuschi Presidente
  • Enrico Volpi
  • Francesco Federici
  • Stefano Meneghelli
  • Alessandro Sarasini


giovedì 25 agosto 2016

Festa dell'Unità di Mantova in piazza Virgiliana

Dal 26 al 29 agosto in piazza Virgiliana, a Mantova, si svolge la Festa de L'Unità di Mantova.
Questo il programma:

Venerdì 26 agosto

ore 21 LA CITTÀ UN ANNO DOPO: IL BILANCIO DEI PRIMI DODICI MESI E GLI OBIETTIVI PER I PROSSIMI.
Nicola Corradini, giornalista della Gazzetta di Mantova, intervista il sindaco di Mantova Mattia Palazzi

Ore 22:30 RH + in concerto


Sabato 27 agosto

ore 19 CONVERSANDO DI PALAZZO TE
Intervengono Luciano Parenti (casa editrice Tre Lune) e Giovanni Pasetti

ore 21 ELEZIONI PROVINCIALI: PROGRAMMA E PROSPETTIVE
Interviene con il candidato presidente Beniamino Morselli

ore 22:30 JUKE JOINT BLUES BAND in concerto


Domenica 28 agosto

ore 19 IN CUCINA CON LE ERBE
Conversazione con Maria Rosa Macchiella, docente presso l'Istituto Strozzi, e Marina Di Pellegrini


Lunedì 29 agosto

Ore 19 LETTURE TEATRALI con ARS Creazione e Spettacolo

Ore 21 RIFORME COSTITUZIONALI E REFERENDUM: LE RAGIONI DEL SÌ
Ospiti: il segretario regionale Alessandro Alfieri, il presidente della Regione Emilia Romagna Stefano Bonaccini e l'on. Emanuele Fiano, capogruppo PD Commissione Affari Costituzionali della Camera. Modera il dibattito Paolo Boldrini,  direttore della Gazzetta di Mantova

mercoledì 24 agosto 2016

Sisma nel Centro Italia: raccolta fondi a favore delle popolazioni

In questo momento di dolore, il Partito Democratico esprime il suo profondo cordoglio alle popolazioni vittime del terremoto di questa notte.
Dopo aver sentito i rappresentanti delle istituzioni locali interessate dal sisma e i segretari regionali del PD,  i vice segretari Debora Serracchiani e Lorenzo Guerini hanno deciso, in accordo con il segretario Matteo Renzi e il presidente Matteo Orfini, di avviare una raccolta fondi a sostegno delle popolazioni colpite.
Sarà possibile attivare donazioni tramite il seguente Iban
IT 96 H 01030 0320000000 6365314 Bic: PASCITMMROM Causale PARTITO DEMOCRATICO RACCOLTA FONDI PER TERREMOTO – VIA S.ANDREA DELLE FRATTE 16. 00187 ROMA, oppure recandosi presso gli stand o i banchetti in allestimento presso le Feste dell’Unità su tutto il territorio nazionale, dove sottoscrivere il versamento al suddetto Iban. 
Inoltre, i gruppi parlamentari PD di Camera, Senato e dell’Europarlamento hanno avviato una raccolta fondi tra tutti i parlamentari dei democratici al fine di destinare ulteriori  risorse a sostegno delle popolazioni colpite.

venerdì 19 agosto 2016

Messa in ricordo di Alcide De Gasperi

Il Partito Democratico provinciale di Mantova ricorda la scomparsa dello statista italiano Alcide De Gasperi, avvenuta il 19 agosto del 1954. Una santa messa in segno di ricordo sarà celebrata nella Chiesa Santuario delle Grazie venerdì 19 agosto, alle ore 18.00. Un’occasione per riflettere sulla memoria storica comune.

sabato 13 agosto 2016

Elezioni provinciali, il PD sostiene la lista Uniti per la Provincia di Mantova

Le elezioni per la nomina del nuovo consiglio provinciale si svolgeranno martedì 30 agosto dalle ore 8 alle ore 20 nella sede della Provincia di Mantova, in via Principe Amedeo 32 a Mantova. È un'elezione di secondo livello, sono pertanto chiamati al voto soltanto gli amministratori locali: sindaci e consiglieri comunali. 

Il Partito Democratico sostiene la lista Uniti per la Provincia di Mantova, composta da sindaci e consiglieri - di formazione politica e civica - che si riconoscono nei valori del centrosinistra e che sono rappresentativi dell'intero territorio provinciale, dal nord al sud. 

La lista Uniti per la Provincia di Mantova è composta da

MATTIA PALAZZI Sindaco di Mantova
DARIO ANZOLA Consigliere comunale a Viadana
COSTANZA BERTOLOTTI Consigliere comunale a Bagnolo San Vito
LUCA BONSIGNORE Sindaco di Casalromano
ALBERTO BORSARI Sindaco di Villa Poma
VANESSA CIRIBANTI Consigliere comunale a Porto Mantovano 
FRANCESCO FERRARI Consigliere comunale a Curtatone
PAOLO GALEOTTI Sindaco di Marmirolo
ALESSANDRO NOVELLINI Sindaco di Castiglione delle Stiviere
IVAN ONGARI Sindaco di Suzzara
ALDO VINCENZI Sindaco di Sabbioneta
FRANCESCA ZALTIERI Vice Presidente della Provincia

Il candidato alla presidenza è BENIAMINO MORSELLI, sindaco di San Giorgio. "È una lista che oltre a rappresentare il centrosinistra, rappresenta tutti i territori. Non solo. Al suo interno ci sono amministratori di un certo spessore, molti sindaci. Questo è il segno dell'importanza che attribuiamo a queste elezioni. Abbiamo fatto un buon lavoro di coinvolgimento, frutto di un mese e mezzo di incontri con le amministrazioni dei vari territori".

Consulta il programma

Beniamino Morselli





Elezioni provinciali: Morselli incontra i sindaci alla Festa PD di Torriana

Sabato 13 agosto, alla Festa dell'Unità di Torriana, il candidato alla presidenza della Provincia Beniamino Morselli e i candidati consiglieri di Uniti per Mantova si presenteranno e si confronteranno con i sindaci del territorio sul tema dell'area vasta. Appuntamento alle ore 10:30.


martedì 9 agosto 2016

Martina: “senza organizzazione oggi si soccombe”

“Senza organizzazione oggi si soccombe, la qualità può non bastare”. Nel suo lungo e applaudito intervento alla Festa provinciale dell’Unità, il ministro alle politiche agricole Maurizio Martina ha rimarcato in più passaggi la necessità, per il mondo agricolo, di fare unione per fronteggiare i mercati internazionali e la concorrenza dei paesi in crescita, come il Cile. Un primo aiuto, in questo senso, arriva dalla recente approvazione del collegato agricolo che non solo definisce le filiere, ma contiene un’importante delega di riorganizzazione degli enti, ministero compreso.

Secondo il ministro, di fronte a una “PAC che non mette a fuoco la gestione del rischio” e di “un’Europa che non sa legiferare” – vedi le vicende legate all’etichettatura del latte e dei suoi derivati – in casa Italia è necessario, oggi, riorganizzare i luoghi di incontro della domanda e dell’offerta. E in riferimento in particolare al crollo del prezzo del grano, secondo Martina è in atto una “fase di speculazione che ha caratteristiche legate al contesto nazionale: oggi non abbiamo strumenti aggiornati affinchè i luoghi definizione del prezzo siano maggiormente equilibrati”. Il governo ha già concretizzato il suo impegno con uno stanziamento da dieci milioni di euro per il piano agricolo nazionale, che rappresenta un primo passo a favore della cerealicoltura italiana. 

di una nuova centralità dell’agricoltura, grazie all’azione e all’impegno del governo, ha parlato l’on. Marco Carra, membro della commissione agricoltura alla Camera. Sul fronte politico, il ministro Martina ha affrontato il tema del referendum costituzionale. “Non possiamo arrivare a un passo dalla riforma e poi ricominciare, le imprese agricole non si possono permettere un parlamento  che ci mette due anni per fare una legge” ha detto Martina tra gli applausi “non ci sono ragioni per non sostenere le riforma, è un passaggio fondamentale per il paese”.

Il ministro Maurizio Martina con Gabriele De Stefani, giornalista della Gazzetta di Mantova



Immigrazione: positivo il saldo tra ricchezza prodotta dagli immigrati e spese per l’accoglienza

Secondo un rapporto delle Nazioni Unite, 280 milioni di persone nel 2015 hanno lasciato i paesi d’origine: di questi, 8 milioni sono italiani. È partito dall’analisi dei dati sull’emigrazione mondiale il dibattito “Accoglienza: diritti e doveri” che si è svolto alla Festa provinciale dell’Unità di Suzzara alla presenza dell’europarlamentare Brando Benifei, di Andrea Caprini assessore al welfare del Comune di Mantova, di Manuela Righi presidente SOL.CO, di Tania Righi di ARCI Mantova e di Walter Massa responsabile migrazione ARCI Nazionale.  Secondo il quale, negli ultimi 25 anni il tema immigrazione in Italia è stato usato soltanto come clava politica, mentre i dati ci dicono che gli immigrati presenti sul territorio nazionale garantiscono l’8,8% del Pil. Con 120mila arrivi nell’ultimo anno in un paese da 60milioni di abitanti come l’Italia, non si può parlare di invasione e “sottrarre le risorse necessarie agli aiuti non cambia l’economia del paese, come viene fatto credere dai Salvini di turno”. 

E non è neppure in atto una guerra di religione, perché ha osservato Massa - sollecitato dalle domande di Beatrice Benaglia, segretaria dei Giovani Dem -  molte vittime dell’Isis e molti combattenti contro il Califfato sono musulmani. Il vero tema riguarda invece il taglio sistematico del fondo per le politiche sociali da parte di governi che, dal 2008 al 2013, hanno lasciato le comunità locali sole a gestire i progetti di accoglienza.

Anche Andrea Caprini ha sottolineato come anche in Lombardia, nel rapporto tra la ricchezza prodotta dagli immigrati che lavorano e i costi per l’accoglienza, il saldo sia positivo. Per l’assessore al welfare del Comune di Mantova va superato il sistema dell’accoglienza in strutture temporanee e invece potenziato quello garantito dallo Sprar (Sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati), che riconosce un ruolo attivo agli enti locali. “È un sistema che funziona abbastanza sul nostro territorio” ha osservato Caprini “perché prevede un’accoglienza diffusa con la presenza di piccoli gruppi nelle comunità locali”.


E, in questo approccio, c’è un modello mantovano, virtuoso, illustrato da Emanuela Righi, presidente del consorzio Sol.Co Mantova che segue progetti di accoglienza nel territorio provinciale. “Prima di farci carico di un progetto valutiamo se ci siano comunità in grado di riceverlo puntando molto sulla formazione degli operatori” ha spiegato Righi “ma il male che il nostro modello fatica a sopportare è quello dell’inedia: queste persone stanno circa un anno senza sapere cosa ne sarà di loro e questo scatena tensioni nelle piccole comunità”. La strada è quella di investire sulle commissioni territoriali, che oggi spesso sono composte da volontari. 

Per Tania Righi, il diritto di asilo è riconosciuto a livello internazionale e l’Italia è tenuta a rispettarlo: “dobbiamo chiedere alle persone che accogliamo” ha detto Righi “di comprendere la complessità della nostra società, non è possibile che si viva nella speranza di un Eldorado che non esiste, sta qui la riuscita delle operazioni di accoglienza”. Per Benifei, in “un’Europa del troppo poco e troppo tardi”, la battaglia per risorse aggiuntive da destinare ai paesi in prima linea nell’accoglienza è essenziale.

Da sinistra, Caprini, Emanuela Righi, Tania Righi, Benifei, Massa, Benaglia

mercoledì 3 agosto 2016

Richetti: “il PD è in convalescenza post-amministrative”


Il PD è in convalescenza post-amministrative ma “sono fiducioso che non serva l’antibiotico”. È lucida e senza giri di parole l’analisi del partito e del paese che ha offerto l’on. Matteo Richetti al pubblico della Festa provinciale dell’Unità, in corso a Suzzara. Presentando il suo libro “Harambee, per fare politica ci vuole passione” l’ex rottamatore ha rivolto critiche al governo Renzi pur ritenendo quella del premier la più forte leadership europea del centro sinistra. 

“Ho contribuito a costruire il carro del vincitore ma mi interessa di più la sua direzione” ha detto Richetti rispondendo alle domande del direttore della Gazzetta di Mantova Paolo Boldrini “la rottamazione era quelle delle cattive prassi ma non dobbiamo dimenticare che cosa fonda il nostro impegno, e cioè la mutualità, la cooperazione e la solidarietà”. Le riforme sono doverose ma un paese con un’idea indecorosa della politica non si aggiusta, perché “la politica è un joystick potente se ben usato, ma deve tornare ad avere una reputazione”. Perciò basta insulti, perché le rivoluzioni si fanno con “onestà, umiltà e rispetto”, basta accanimento sui social network “che devono essere uno strumento, non un fine della comunicazione”. 

Riferendosi ai 5 Stelle, Richetti sostiene che non si debba cedere all’abbruttimento: “mentre loro insultano noi dobbiamo parlare di lavoro sviluppo e impresa” ha incalzato Richetti “i cittadini vogliono che non li lasciamo da soli anche quando non c’entriamo niente, il paese va tenuto insieme e portato per mano”. E per cambiare il paese, la riforma costituzionale è necessaria ma se Renzi lega il suo destino di premier all’esito del referendum “si finisce a discutere di quello” ammonisce Richetti “e invece dobbiamo discutere del futuro del paese”. 

In questo scenario peraltro latitano le politiche economiche per rimettere in moto il paese, come ad esempio un “piano casa alla centro sinistra, che preveda interventi di demolizione e ricostruzione antisismica e energetica”. Bene il jobs act, che ha portato 590mila posti di lavoro, ma “bisogna anche dire che ha dato risposte parziali”. L’ultima stoccata è per la minoranza interna del PD perché “non è comprensibile che ogni discussione abbia sempre un pezzo del nostro partito sull’Aventino” ha commentato Richetti “c’è una strumentalità eccessiva e un pochino irresponsabile, perché il nostro dovere è quello di fare sintesi in un paese già spaventato”.

Da sinistra, Boldrini e Richetti

martedì 2 agosto 2016

Riforma costituzionale, comitati mantovani del sì: “superare il bicameralismo per far crescere la democrazia”

Molta partecipazione e un vivace dibattito hanno accompagnato l’incontro dedicato alla riforma costituzionale, con la presenza dei comitati mantovani del sì, che si è svolto ieri alla Festa provinciale dell’Unità. Una riforma che non tocca la prima parte della costituzione – quella relativa ai diritti e doveri dei cittadini - ma interviene sui meccanismi di funzionamento della repubblica per superare il bicameralismo paritario, perché “un parlamento che funziona bene e più velocemente” ha ricordato l’on. Emanuele Fiano, capogruppo in commissione affari istituzionali e relatore alla camera della legge di riforma “è una risposta per le tasche degli italiani”.


Negli ultimi vent’anni camera e senato hanno avuto maggioranze diverse ma gli italiani a votare erano sempre gli stessi, si pone quindi “un problema di giustizia della democrazia” ha commentato Fiano “perché se ci metto due anni per risolvere i problemi delle persone, che sono l’oggetto della democrazia rappresentativa, ho fatto un cattivo lavoro”. Taglio di 315 parlamentari per un risparmio di 130 milioni l’anno dei costi della politica, aumento dei poteri di controllo popolare su processi istituzionali, eliminazione della materia concorrente tra governo e regioni e superamento del bicameralismo paritario sono i benefici della riforma. 

Alle critiche contenute nel manifesto per il no sottoscritto da 56 costituzionalisti, Fiano replica di aver difficoltà a trovare cosa non va nel merito della riforma perché “le ragioni addotte sono contraddittorie, e le ragioni del pericolo della democrazia non esistono nei fatti”. Sulla stessa lunghezza d’onda la riflessione di Matteo Campisi, del comitato per il sì di Mantova, che ha osservato come, soprattutto sui social network, viaggino “informazioni che non rispecchiano la realtà della riforma e che sono alimentate da chi vuole mettere i bastoni tra le ruote”. 

Anche per Roberto Pantaleo, del comitato “Sì, si svolta” c’è una “banalizzazione dei contenuti” da parte dei comitati del no. Per Silvia Cavaletti, coordinatrice del comitato del sì di Suzzara-Gonzaga e vice sindaco di Suzzara, si deve superare il bicameralismo paritario “perché la democrazia deve crescere e ha bisogno di riformare sue istituzioni”.

Da sinistra, Pantaleo, Campisi, Fiano e Cavaletti